volto del Crocifisso

 

Statua dell’Ausiliatrice

ATTIVITÀ DEL CENTRO

 

L’URGENZA DELLA EVANGELIZZAZIONE

La situazione

Tutta la Chiesa, ed anche la Congregazione salesiana, hanno preso consapevolezza di quanto sia sempre più urgente una nuova evangelizzazione.

L’indifferenza religiosa, il laicismo chiaramente avverso ad ogni forma di manifestazione pubblica della religiosità, la visione della Chiesa e della fede percepite come ostacoli allo sviluppo e alla libertà dell’uomo, il relativismo producono conseguenze negative più evidenti sui giovani (cfr. Rettor Maggiore) ostacolando quel processo che incomincia con il primo annuncio del Vangelo e continua fino alla piena formazione dell’immagine di Cristo nel credente.

Recenti indagini statistiche hanno rivelato a Trieste una situazione drammatica, più grave che nel resto del Paese.

È urgente ri-dire Cristo anche a chi è già battezzato. In quanto «Tanti pensano di sapere che cos’è il Cristianesimo, ma non lo conoscono realmente» (Giovanni Paolo II, Ecclesia in Europa).

Pellegrinaggio a Torino

Obiettivi

È urgente l’annuncio esplicito di Gesù Cristo per suscitare il desiderio dell’incontro con Lui e per aiutare a conformare al Vangelo il proprio modo di essere e di agire.

Cerchiamo di essere, come Don Bosco, annunciatori del messaggio di Gesù senza riduzioni né mascheramenti ed evitando due pericoli opposti: il “fondamentalismo religioso” e il “genericismo” che si accontenta di attività di umanizzazione senza arrivare mai all’annuncio esplicito di Gesù Cristo e del Vangelo.

Vogliamo rivelarci come cristiani autentici impegnandoci a:

  • passare dall’individualismo alla costruzione della comunione fraterna, come famiglia di Dio e Famiglia di Don Bosco, perché la gente possa dire “Guardate come si amano”;
  • conformarci sempre di più a Cristo con la partecipazione e l’adorazione dell’Eucaristia, dove diventiamo noi stessi offerta di amore per i fratelli, specialmente per i giovani;
  • in fedeltà a Don Bosco vivere palesemente e diffondere la devozione filiale a Maria Ausiliatrice.

Attività

Gli impegni dei Salesiani Cooperatori si concretizzano in due modalità.

A. Partecipando alle attività dei Salesiani (SDB) e delle Salesiane (FMA)

  • Di fronte all’urgenza dell’educazione alla fede vi sono Salesiani Cooperatori impegnati nella catechesi, nell’animazione, nell’assistenza al cortile, nello sport, nella Proposta Estate e nell’animazione delle feste comunitarie.
  • Per favorire l’unità e la comunione, convinti del valore della collaborazione e corresponsabilità, i Salesiani Cooperatori sono presenti con dei rappresentanti nella Consulta della Famiglia Salesiana, nel Consiglio Pastorale Parrocchiale e nel Consiglio dell’Oratorio.
  • Di fronte alle più svariate esigenze dell’opera salesiana i Cooperatori sono disponibili a servizi, dai più umili ai più qualificati, a seconda delle loro specifiche competenze dando così testimonianza del valore del lavoro come “liturgia del quotidiano”.

 

B. Con responsabilità ed iniziativa propria dei Salesiani Cooperatori

  • Per agire di fronte alle diverse forme di povertà (morale, spirituale, culturale) sono presenti nella Caritas parrocchiale/diocesana e sostengono le sue iniziative.
  • Per diffondere la cultura cristiana cattolica i Salesiani Cooperatori organizzano iniziative di buona stampa: libri, riviste e sussidi educativi e catechistici; preparazione di un cammino nuovo di formazione iniziale per aspiranti.
  • Per formare al servizio liturgico sono presenti nell’animazione liturgica, musicale e nel canto.
  • Per sostenere il cammino di giovani coppie e famiglie offrono il loro contributo al Gruppo Famiglie e ai fidanzati in preparazione al matrimonio.
  • Per diffondere nell’ambiente scolastico una maggiore attenzione all’alunno e alle famiglie i Cooperatori offrono la loro presenza nelle scuole pubbliche come rappresentanti di genitori a diversi livelli: dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria superiore.